martedì 21 ottobre 2008

CLAUDIO PICA VILLA



Claudio Villa , pseudonimo di Claudio Pica (Roma, 1º gennaio 1926Padova, 7 febbraio 1987) è stato un cantante e attore italiano. Fu soprannominato Il reuccio, per il suo temperamento fiero e orgoglioso, durante una puntata dello spettacolo Rosso e nero di Corrado.

Trasteverino di via della Lungara (la strada dove si trova il carcere romano di Regina Coeli) e assai caro all'anima popolare della città, vanta assieme a Domenico Modugno il record di vittorie al Festival di Sanremo, nel 1955, con Buongiorno tristezza; 1957, con Corde della mia chitarra; 1962, con Addio... addio, e 1967, con Non pensare a me.

Il primo concorso canoro a cui partecipa, lo vince con la canzone "Chitarratella", un grande successo di Carlo Buti, che Claudio seguiva. È lo stesso Claudio che ha più volte affermato che Buti era il suo idolo. Il reuccio nella sua carriera, ha inciso molti brani facenti parte del repertorio butiano.

Nel 1947, per l'etichetta Parlophon, incide il suo primo album contenente "Serenatella dolce e amara" e "Canzoncella". Il 78 giri C-8134 è tra i più ricercati dai collezionisti.

Nel 1952 sposa l'attrice e doppiatrice Miranda Bonansea che gli darà il primo figlio; il matrimonio fallirà 10 anni dopo.

Nel 1952, interpreta "Serenata amara", il suo primo film da protagonista, per la regia di Pino Mercanti. Nella sua carriera d'attore conta una trentina di film: quasi tutti, solamente un pretesto, per le esibizioni canore. I film passano dalla commedia all'italiana (La banda del buco, Fontana di Trevi) alle storie d'amore strappalacrime (Canzone proibita, Primo applauso).

Il ruolo, che ha più amato, è stato quello dell'artista Mario Valli, recitato in "Granada addio" (1966) di Marino Girolami. Gli ultimi due film di Claudio Villa sono stati diretti, nell'ordine, da Maurizio Costanzo (alla sua unica prova di regista cinematografico) e da Renzo Arbore.

Nel 1962 partecipa all'Eurofestival con Addio addio classificandosi nono mentre nel 1967 con Non andare più lontano arriva undicesimo nella stessa competizione.

Vinse anche due edizioni di Canzonissima nel 1964 con 'O sole mio e nel 1966 con Granada e nel 1963 il Festival di Napoli con funicolì funicolà con Maria Paris.

Dotato di voce di stampo tenorile, non saprà però rinnovarsi nel repertorio al cambiare dei tempi e delle mode. In particolare resterà per sempre legato alla canzone di stampo più melodico e popolare tipico degli anni '50. Sono quasi proverbiali gli acerrimi scontri con chi criticava il suo repertorio. Ogni anno al Festival di Sanremo inscenava un qualche polemica plateale con l'organizzazione e la stampa, sia che fosse fra i partecipanti, sia che ne venisse escluso. Però Claudio Villa ha potuto sempre contare sull'affetto del suo vasto pubblico, che seguiva ogni mossa della sua carriera. I suoi concerti registravano sempre il tutto-esaurito.

Nel 1973 è ospite a "Dove sta Zazà", celebre programma presentato da Enrico Montesano e Gabriella Ferri. Con la cantante romana, sua grande ammiratrice e amica, interpeta degli stornelli a dispetto, rimasti nella storia della canzone e della televisione italiana.

Nel 1976 fonda a Roma una radio privata, Radio Lazio, e conduce personalmente per alcuni anni una trasmissione chiamata Socialmente con Claudio Villa.

Nel 1980 per la Rai, registra un grande programma di successo: Concerto all'italiana, una serie di esibizioni dal vivo in cui ripercorreva la storia della canzone e del suo successo. L'orchestra è diretta dal maestro Ciangherotti. La sigla del programma è "Quando è tempo d'amore".

Nel 1981, in seguito ad una perquisizione voluta dai giudici istruttori Gherardo Colombo e Giuliano Turone nella "Villa Wanda" di Licio Gelli, venne ritrovata la lista della P2. Tra i 932 iscritti, vi era anche il nome di Claudio Villa.

È interessante sottolineare che anche Claudio Villa, oltre al rivale Luciano Tajoli, interpretò negli anni '50 centinaia di canzoni ormai dimenticate, ma di un certo interesse, tra queste vanno ricordate: "Il Ponte" "La luna nel rio" e "Fontane Romane" incise per l'etichetta Vis Radio. Claudio Villa inizialmente, sotto la guida del Maestro Vigilio Piubeni della casa discografica Carisch, incise diversi dischi per l'etichetta Parlophon/Carisch e poi, dopo alcuni anni, incise altri successi come "Luna Rossa" o "Torna" per l'etichetta Vis Radio, casa discografica napoletana, controllata dalla Carisch. Solo successivamente, Claudio Villa incise i suoi dischi alla Cetra (che poi divenne Fonit-Cetra).

L'annuncio della sua morte, avvenuta a Padova dove era andato per farsi operare al cuore, venne dato in diretta televisiva da Pippo Baudo durante l'ultima serata del Festival di Sanremo del 1987, suscitando grande commozione fra i presenti.

È sepolto nel cimitero San Sebastiano di Rocca di Papa.